VITULIA 2014

Vino di gran carnosità e di ossidativo,integro nerore: qui certo i richiami al frutto rivelano una gran bucciosità nel loro fitto spessore, ma inspirate in profondità, per via della della loro densità prima e seconda,per via della polpa del loro frutto e della nota di vaniglia del rovere in cui esse giungono avvolte, non si rivelano affatto restie a dispiegare ampia e rotonda la loro morbida fruttosità profonda. Mora, ribes e ciliegia nera, di ottima maturità, di possanza e speziosità essenzialmente suadenti. Un vino di potenza viticola e di nettezza enologica altamente qualificanti. Splendido in particolare il linfatico bagliore del profumo, pieno della sua fragolosa intatta forza varietale. Un gran vino-frutto, di carica cromatica ed aromatica di novità ossidativa assolutamente eccezionale.

 
 

Splendida la performance del bicchiere Chimento. Che uve, che vini, che polpa densissima, che mano enologica rispettosa e pura. Ecco la suadenza eccellente del rosato Gallice 2015, sì concentrato da risultar al tatto cremoso. Ecco la ciliegia nera speziata del rosso Luigi Quattordici 2013, di persistenza pari alla sua concentrazione maestosa.Ecco l'enologico nitore de Il Vescovado 2014, rosso di rara olfattiva pulizia, con il suo cassis limpidamente speziato e privo d'alcuna ossidazione.Il migliore è il Vitulia 2014, e qui la definizione della cristallinità del frutto si fa magicamente superiore. Una mora violastra, porosa e nuova, che in aroma colore e gusto da questo calice sì prorompente, sì integra, sì nera brillando  sì pura s'effonde. Chapeau

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